MSC Armonia di Matteo Martinuzzi

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MSC Armonia

MSC Armonia il 24 ottobre scorso ha fatto la sua unica toccata stagionale a Trieste in occasione di una crociera tra Adriatico e Ionio con itinerario Venezia, Spalato, Corfù, Zacinto, Cattaro e Venezia. Fa riflettere che questa sia l’unica grande nave con passeggeri paganti approdata alla stazione marittima triestina in tutta la stagione 2011.

“Armonia” comunque è di casa a Trieste visto che i suoi ultimi due drydock sono stati fatti nel bacino dell’Arsenale Triestino San Marco di proprietà Fincantieri.
Questa unità ha una stazza lorda di 58.265 tonnellate, è lunga fuori tutto 251,25 metri ed è larga 28,80 metri. La generazione elettrica è garantita da quattro motori Wärtsilä 12V38 per un totale di 31.680 kw, mentre garantiscono la propulsione 2 azipod Mermaid Kamewa da 10.000 kw ciascuno che la possono spingere ad una velocità di crociera di 21 nodi.

“Armonia” è una nave che ha già una sua lunga storia alle spalle, in quanto è stata consegnata nel 2001 e quindi quest’anno ha festeggiato il decimo anno di servizio. Venne realizzata dai Chantiers de l’Atlantique di Saint Nazaire (costruzione V31) con il nome di European Vision per la defunta Festival Crociere e nuova di zecca fu protagonista sulle pagine di tutti i giornali del mondo in quanto nel corso del tribolato G8 di Genova del 2001 ospitò nelle sue cabine i grandi della terra. Dopo il tracollo di Festival è stata rilevata da MSC Crociere nel 2004 (seguita l’anno successivo dalla gemella European Stars, diventata poi MSC Sinfonia); dai suoi progetti nacquero MSC Lirica e MSC Opera, prime due nuove costruzioni realizzate con i colori di MSC. Oggi queste quattro unità compongono la classe “Lirica” di MSC da circa 2.000 passeggeri di capienza ciascuna. Queste navi non possono competere con le ammiraglie della flotta di Aponte come MSC Fantasia e MSC Splendida (a cui l’anno prossimo si aggiungerà MSC Divina) che portano il doppio degli ospiti, quindi vengono usate con successo su itinerari particolari dove possono raggiungere mete suggestive ed originali che sono precluse a navi più grandi.

Matteo Martinuzzi
Storico Navale

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