Sfide e opportunità per l’industria crocieristica nazionale ed europea e azioni prioritarie da
intraprendere i temi principali affrontati nei rispettivi interventi.
Il ruolo dell’Italia nell’industria crocieristica europea e le opportunità e le sfide per i porti italiani
ed europei derivanti dalla crescente importanza del comparto.
Queste le tematiche principali affrontate rispettivamente da CLIA Europe – l’associazione che
rappresenta i maggiori player crocieristici europei ed ESPO – European Sea Ports Organization,
l’organizzazione che rappresenta le autorità portuali e le amministrazioni dei porti marittimi degli
stati membri dell’Unione Europea e della Norvegia, nell’ambito della terza edizione di Italian
Cruise Day, evento ideato e organizzato da Risposte Turismo svoltosi oggi presso la Camera di
Commercio di Livorno, partner dell’edizione 2013.
Robert Ashdown – Segretario Generale di CLIA Europe – ha ricordato come l’industria
crocieristica negli ultimi anni abbia dato prova di grande solidità e come il mercato europeo
abbia confermato nel 2012 un trend di crescita significativo, con 5,7 milioni di passeggeri
imbarcati dai porti europei.
Il Segretario Generale di CLIA Europe ha inoltre sottolineato come l’Italia, senza dubbio uno dei
mercati più importanti, rappresenti quello che viene chiamato “il triangolo d’oro”, ovvero prima
destinazione europea, source market significativo e paese leader nella cantieristica navale.
Ashdown ha infine evidenziato come in Italia, come nel resto d’Europa, il settore abbia di fronte
prove impegnative che influenzeranno il futuro del mercato, tra cui il contrasto alle ricadute
della crisi economica e la necessità di essere pronti rispetto alle sempre più stringenti normative
ambientali e di snellire le procedure dei visti per i cittadini extra UE, per favorire il flusso di turisti
dai paesi in via di sviluppo.
Isabelle Ryckbost – Segretario Generale ESPO, ha infine evidenziato come lo sviluppo
dell’industria crocieristica europea ponga alle Autorità Portuali nuove sfide da affrontare in un
contesto caratterizzato da una competizione tra porti destinata a crescere.
Per i porti che vogliono attrarre un maggior numero di navi da crociera è importante non solo
disporre di un’efficiente infrastruttura di movimentazione portuale per le procedure di imbarco e
sbarco, ma anche dialogare con la città e la regione in cui essi si trovano.
Secondo il Segretario Generale ESPO, altre sfide per i porti italiani ed europei riguardano
l’integrazione tra traffico crocieristico e merci e il tema dell’ambiente (qualità dell’aria, gestione
dei rifiuti e inquinamento acustico). Il percorso indicato da seguire prevede la ricerca di
un giusto equilibrio attraverso il confronto tra tutti gli attori coinvolti, nella consapevolezza
dell’importanza della crescita dell’industria crocieristica per l’Unione Europea.
Isabelle Ryckbost ha infine presentato le direttive europee, già in vigore o di prossima
emanazione, che hanno un impatto sull’industria crocieristica e sui i porti, tra cui la nuova
legislazione dell’Unione Europea sui diritti del passeggero e conseguenti obblighi per i porti e
alcune nuove disposizioni in materia ambientale come, ad esempio, la Europe’s Clean Fuel
Strategy