DE MISTURA: L’ITALIA NON E’ LA COSTA CONCORDIA Il naufragio della Costa Concordia e’ stato “una tragedia, ma l’Italia e’ molto altro e gli ambasciatori di tutto il mondo hanno molto apprezzato il nostro messaggio”. Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura, dopo la cerimonia in memoria delle vittime del naufragio della Costa Concordia, a bordo della portaerei Cavour, alla presenza degli ambasciatori dei Paesi Nato, Ue e di altri partner mediorientali e medi
terranei. “Da una nave di eccellenza come questa – ha spiegato – abbiamo voluto ricordare con dolore la tragedia, la nostra solidarieta’ alle famiglie sia italiane che straniere che hanno perso troppe persone, ma anche ricordare che l’efficienza deve anche essere collegata con un buon addestramento e che molti, molti italiani hanno fatto la loro parte in quella occasione”. COSTA, l’INCIDENTE HA DANNEGGIATO L’ITALIA Le parole di De Mistura sono una risposta a quello che il presidnete e amministatore delegato di Costa Crociere aveva dettio poco prima: l’incidente all’Isola del Giglio ha danneggiato l’Italia. Pierluigi Foschi, durante l’audizione in Commissione Lavori pubblici del Senato, aveva sottolineato che la compagnia “da’ lavoro molto qualificato in Italia”. “Secondo un rapporto dell’ organizzazione delle crociere europee – ha aggiunto – l’impatto economico in Europa del settore e’ di 35 miliardi di euro. L’Italia ha il posto numero uno, con un giro d’affari di 4,4 miliardi e da’ lavoro a 100 mila persone. Dunque e’ facile capire – ha proseguito – come l’incidente abbia esposto l’Italia a una visione assolutamente non necessaria. L’azienda ce la fara’ e’ coperta assicurativamente in maniera molto importante – ha concluso – e lavorera’ per riconquistare la fiducia dei consumatori”. “L’INCHINO NON ERA AUTORIZZATO, DECISE SCHETTINO” Il cosiddetto ‘inchino’ della Costa Concordia “non era stato autorizzato” dalla compagnia, e il comandante Schettino “decise autonomamente” il passaggio ravvicinato di fronte alle coste dell’Isola del Giglio ha detto ancora Foschi che ha aggiunto: “avvicinarsi a terra non e’ una pratica vietata dalle leggi, e’ una pratica non rischiosa se si seguono i protocolli. Ma di certo non si fa navigando alla velocita’ di 16 nodi in quelle condizioni”. (AGI) .