Fenomenologia “Crociere”: è lecito porsi qualche domanda?

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L’instabilità dell’area del  Mediterraneo influirà sullo stanziamento delle navi da crociera nel Mare Nostro?

Mappa area Mediterraneo

Nubi in vista nel Mare nostrum. Non stiamo parlando di meteorologia, ma di prospettive circa la presenza di navi da crociera nel Mediterraneo per il futuro. I dati di previsione parlano chiaro: diverse compagnie, fra cui Carnival Corporation e Celebrity Cruises, hanno già annunciato per la prossima estate un significativo calo di presenze delle proprie navi nel Mediterraneo a vantaggio dell’area caraibica.

Perchè? Ufficialmente per l’instabilità della nostra area: si pensi ad esempio ai recenti avvenimenti in Francia o in Turchia, oltre a tanti altri Paesi considerati da tempo a rischio. E allora via verso le Antille, nonostante siano meno redditizie: Frank Del Rio, ceo di Norwegian Cruise Line holding afferma che le Compagnie sono riluttanti ad abbandonare l’Europa in estate, perché un brutto anno in Europa è migliore di uno buono nei Caraibi, soprattutto d’estate.

Ma se questo è vero, come mai molte Compagnie stanno abbandonando l’area del Mediterraneo, solo per l’instabilità di alcuni Paesi? Se è per quello esistono tante valide alternative come le Baleari, le Canarie, la Spagna, la Grecia o i Paesi affacciati sull’Adriatico come la Croazia o il Montenegro, senza dimenticare la nostra bella Italia, la scelta nelle destinazioni non manca! Non sarà che queste Compagnie lasciano il Mediterraneo per espandersi soprattutto nell’area emergente dell’Oriente?

Sempre più compagnie infatti si spingono verso i Paesi del Sol Levante aumentando la loro offerta in maniera esponenziale. Del resto le navi sono tante, abbiamo assistito soprattutto nell’ultimo decennio a una crescita incredibile dell’offerta di posti letto giustificate dal coro unanime dei vertici secondo i quali i margini di crescita ci sono tutti. Non sarà che nelle aree consolidate siamo ormai arrivati al limite? E investire in Oriente in maniera così massiccia si rivelerà una scelta vincente?

Una cosa a questo punto rimane poco chiara: perché le Compagnie di crociera continuano a costruire navi una dietro l’altra sempre più grandi, arrivando nei prossimi anni a crescite percentuali a doppio zero, su base peraltro già notevole se confrontata a pochi anni fa? Credono in uno sviluppo futuro, soprattutto in Oriente? Hanno bisogno di costruire nuove navi per avere liquidità?

Come andrà a finire ce lo dirà la storia. Per il momento possiamo solo restare a guardare e goderci questi bei giganti che solcano i sette mari e perché no, sognare e fare qualche bella crociera …

Articolo Marco Grassi, moderatore Globale Liveboat.it articolista e blogger

One thought on “Fenomenologia “Crociere”: è lecito porsi qualche domanda?

  1. Giusto ragionamento…chissà che faranno le compagnie.

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