Per chi si domanda se a bordo si parla solo inglese, dico di sì, quella è la lingua principale, ma sappiate che sono molti i crew che parlano anche italiano, alcuni dei quali provengono da anni di esperienza su navi italiane. L’Executive Chef Fabio d’Agosta è italiano e la sua cucina eccezionale, le materie prime di primissima scelta ed anche questo fa la differenza tra una categoria Lusso ed una Standard.
Lo sapete che a bordo non si indossano quasi mai le giacche? Nemmeno il Comandante si mette la giacca durante gli incontri informali ed i clienti hanno piena libertà nella scelta del loro dress code, non esiste la serata di gala vera e propria, vengono preparati cocktails in biblioteca per un numero ristretto di persone, appartenenti ai vari livelli di club, solo in quelle occasioni ho visto coppie vestite in modo piu’ elegante del solito. Non manca però il benvenuto ai passeggeri da parte del Comandante e del suo staff al Cabaret Lounge il salone multifunzione che funge anche da teatro. Sono tutti schierati all’ingresso per un saluto, chi desidera scatta la foto col Comandante, chi si conosce da tempo si abbraccia o si ferma per un caro saluto, sarà poi il Comandante a intrattenere gli ospiti con un lungo discorso carico di simpatia ed ironia, nel quale spiega le peculiarità della crociera in atto, curiosità sugli scali ed i porti nei quali si attraccherà, sicuramente la miglior presentazione che abbia mai sentito fare ad un Comandante, ovviamente tutto e solo in inglese. Mi aggancio a questo discorso per dire che ogni giorno alle 12 in micro diffusione, il Comandante Carl Smith comunicava, lo stato del mare e meteo e della rotta.
La clientela su Azamara è veramente molto scelta, si tratta quasi sempre di professionisti o capitani di industria, managers o persone appartenenti all’alta società, lo si capisce dai modi, dalla sobrietà, dalla massima educazione, non si sente gridare o discutere, nessuno accaparra lettini, optano e prediligono l’abbigliamento informale, ma non è l’abito che fa il monaco.
Continua…