naufragio costa concordia , giallo sul numero dei dispersi , l’equipaggio si fa sentire

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20.30 – Giallo sul numero dei dispersi
Potrebbe salire a 24 il numero dei dispersi. Fino a qualche ora fa il numero, fornito dalla Prefettura, e’ di 16 persone mancanti all’appello. Fonti governative tedesche hanno parlato di almeno 10 dispersi provenienti dalla Germania, probabilmente 12. All’appello mancano anche 2 passeggeri di nazionalità statunitense, come reso noto dall’ambasciata Usa in Italia e anche 4 francesi, come fa sapere da Parigi il portavoce del ministero degli Esteri. Sarebbero quindi 19 gli stranieri dispersi.

fonte : Tgcom

nel frattempo su facebook compaiono numerose testimonianze dei membri dell’equipaggio che vogliono raccontare la loro esperienza a bordo !!, si sentono attaccati dai media che non li interpellano , ecco una testimonianza

 

Ciao Ragazzi!finalmente sono riuscita a leggere tutti i commenti ed i vostri messaggi di solidarietà. Come ben sapete, non ho piu’ un computer, e me lo sono fatto prestare dalla mia amica Antonella. Dopo aver letto quasi tutti i giornali, e visto ieri lo speciale serale al tg 5 e su rai 2… Continuo a restare indignata. Allora.. da dove iniziare?? Prima di tutto chiedo a tutto lo staff del concordia, presente quella notte, di fare qualcosa, di trasmettere le testimonianze. La parola d’ordine è reagire!!
Sulla Repubblica di ieri, l giornalista Jenner Meletti, scrive :”non si sentono piu’ i passi di uomini e donne che calpestano altre donne uomini e bambini per avere un posto sulla scialuppa” Poi scrive che nella cabina 838 – sono stati trovati degli Ospiti. Cara Sig.ra Giornalista, mi fa piacere che cerca di rendere l’idea del caos che c’era, ma non lo era per il posto in scialuppa, il caos era a prescindere. Appena è andata via la luce, quando non eravamo ancora inclinati gli ospiti hanno iniziato ad urlare nella main hall al ponte 3, e noi abbiamo cercato di fargli mantenere la calma, ovviamente. E’ la prima cosa che ti viene insegnato, non solo quando vai a lavorare in nave, che il panico, può creare dei disastri. Le informo inoltre, che le cabine sulla concordia hanno 4 cifre, non 3 come scrive lei. Si è detto che non c’erano abbastanza lance, se vedete la tv, si vede chiaramente che solo 3 sono rimaste attaccate alla nave. Tutte le altre sono scese in mare, ed hanno fatto poi la spola tra il molo l’isola e la nave, andavano avanti e indietro a recuperare ospiti. Si è detto che non c’erano abbastanza giubbotti per gli ospiti, costretti a rubarli tra loro. Al ponte 4, a dritta, dove ero io, tutti gli armadietti, erano aperti con montagne di giubbotti. Erano accanto alle postazioni per l’imbarco alle lance, non in ristorante! Chi non faceva in tempo ad andare in cabina, lo poteva prendere lì, se solo avessero mantenuto la calma, li avrebbero visti! se non li vedono, perchè impegnati a fare filmini, la colpa non è certo nostra!! Ieri durante la trasmissione del tg 5, il giornalista Alberto Billa, faceva domande mirate e tendenziose per avere una risposta negativa su di noi. Era troppo concentrato a fare domande che non ascoltava le risposte! pensate, che nell’arco della trasmissione due ospiti, la donna bionda super botox, e Giulio Gennaro dicono il contrario, e lui nemmeno si accorge. certo non ascolta!!! La wonder botox dice che aveva ricevuto il today, dove avvisava che il giorno successivo a savona si sarebbe fatta l’esercitazione, invece dice che l’hanno fatta il giorno stesso, mentre lui dice che non l’hanno fatta!! Poi il giornalista fa la domanda all’ammiraglio, e chiede se è vero che la guardia costiera ha salvato 800 persone, fanno vedere le immagini a raggi infrarossi!!! e non si accorge che l’ammiraglio non gli conferma che erano 800!! Già, come può?? Sulla repubblica scrivono che erano 700, se andiamo avanti così ora di fine settimana, vuoi vedere che sono scesi tutti 4000 da li???? Caro Sig. Billa, le persone che lei vede scendere da quelle scale sono state fatte scendere con l’aiuto dei nostri ufficiali e della guardia costiera, ed erano meno di 200. La maggior parte dei quali erano membri dell’equipaggio! Tra loro c’era la House Keeper manager, la assistente Katarina, il Direttore ai servizi Lorenzo, i quali erano rimasti bloccati l’, non perchè erano andati a farsi un drink, ma erano andati a fare il giro delle cabine a verificarle per evacuarle. Inoltre c’erano 2 asst Maitre, Fernando e Salvatore, i quali ci avevano avvisato, mentre eravamo sul molo, di essere bloccati lassu’ con dei passeggeri che avevano trovato e stavano portando in salvo. Cari Giornalisti, forse non vi rendete conto, ma noi passiamo piu’ tempo sulla nave, che a casa nostra, come potevano gli ospiti uscire da un posto a loro sconosciuto, AL BUIO!!, se non li avessimo accompagnati noi?? Sui giornali scrivono che porte d’uscita erano chiuse!! non ho parole! erano tutte aperte!!! altrimenti come sono arrivati 4000 persone a terra?? Dio Mio quante idiozie!! Pgina 4 della Repubblica scrive che senza corrente i badge non funzionavano! che idiozia! io sono andata in cabina -DOPO IL SEGNALE DI ABBANDONO NAVE! a prendermi il giubbotto salvagente, e vi assicuro che la porta l’ho aperta!! con il badge!!! Pagina 3, scrive che alle 23.40 il Comandante si da alla fuga su scialuppa. Non è vero! Alle 23.35 viene informato dalla sottoscritta che il ponte 3 (lato sx – alto) è pieno di gente che deve venire dalla parte mia, porta APERTA accanto la reception lato mare. Arriva di lì a poco, al ponte 3, dove ancora stavamo imbarcando le lance. Dopo poco, urla ad altri e a me, di andare via, che la nave si sta piegando ulteriormente ed entrando in acqua. Prima di lasciare il mio posto, la porta appunto che c’è tra la reception ed il bar, ho guardato e controllato a vista se c’erano altre persone, nella hall, o nel lato opposto, dopodichè, mi sono staccata da dove ero incastrata (vista la pendenza) e sono scesa alla ringhiera, e per non cadere mi sono appoggiata al suo braccio, e andata via verso poppa, dove stava per partire una lancia, sono salita per ultima, perciò sono sicura che fino a mezzanotte, quando l’ho visto io, era sul ponte 3, dritta, lato mare. Chiedo a tutti i ragazzi che erano presenti di farsi sentire, e di raccontare le loro esperienze per mettere freno, a tutte le fesserie che dicono. Capisco che la notizia per essere pubblicata, deve essere urlata, e modificata per renderla interessante, ma è ora di finirla. Non si può sentire la Sig.ra Pivetti ospite da Giletti che dice che noi eravamo impreparati. Sicuramente ci sarà stato qualche membro che magari non ha avuto il sangue freddo, e la mene lucida, ma non si può dire che siamo tutti un branco di incapaci. Cara Sig.ra Pivetti, anche i bimbi in 3 elementare prima di fare una ricerca si documentano, perchè lei non lo ha fatto prima di andare la domenica pomeriggio in tv a dire cose infondate??? VERGOGNATEVI!!! Ragazzi, presenti quella sera, andiamo a tutte le trasmissioni, grandi piccole, le locali, tutti i giornali, tutti coloro che erano presenti e hanno qualcosa da raccontare, andiamo!!! Tutti gli altri, anche, a raccontare come sono l nostre procedure sulla sicurezza, i boat drill, che vengono fatti di continuo, agli ospiti che devi implorare di andare all’esercitazione, perchè ti dicono”io sono gold pearl, ho già fatto tante crociere” e tu gli devi spiegare ogni volta, che ogni nave è diversa, ogni cabina ha un punto di ritrovo diverso, e nemmeno ti ascoltano, e poi quando alla fine vanno all’esercitazione, stanno lì annoiati, senza ascoltare cosa fare in caso di emergenza!! Ditelo, ai cari giornalisti che proprio per verificare quali ospiti vanno ai boat drill l’azienda ha inventato e investito sul progetto “red emergency drill card” – che vengono spuntati con il palmare, e che ricevono la lettera in cabina se non vanno al boat drill. che gli appare pure sul conto!!! raccontate, con quanta leggerezza, molti passeggeri vengono al boat drill

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